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sabato 31 dicembre 2016

UN'OTTIMA ANNATA

Il 2016... un anno che ha portato via tanti grandi artisti; un anno che ci ha regalato tanti grandi film.


Quello che stiamo per lasciarci alle spalle è stato sicuramente un anno ricco di bei film, che ci hanno regalato intense emozioni e meravigliose storie. Ma se per caso non siete stati molto attenti e ve ne siete persi parecchi non c'è problema, potete ancora recuperare. Cercheremo insieme di tirare le somme e parlare dei migliori film dell'anno. Se invece non ve ne siete persi nemmeno uno spero possiate convenire con quelli che vi proporrò qui di seguito (riporterò solo film DISTRIBUITI in Italia nel 2016).

Innanzitutto è stato l'anno del rilancio del cinema italiano; siamo finalmente riusciti a sfornare alcuni film degni di lode. Film e registi che non hanno avuto paura di rischiare e si sono spinti oltre i soliti confini del cinema italiano degli ultimi anni. Parliamo di film come “Perfetti sconosciuti”, una commedia brillante, provocatrice, con un'intensità emotiva palpabile e con dei gran tocchi di classe; “La pazza gioia” il piccolo capolavoro di Paolo Virzì, toccante, incisivo e violentemente delicato, con una Michela Ramazzotti in stato di grazia;  “ Lo chiamavano Jeg Robot”, forse il film più spregiudicato del panorama italiano, con il regista Gabriele Mainetti che si è destreggiato nel mondo dei supereroi con grande disinvoltura e capacità; poi abbaimo  “Suburra”, un film forte, quasi un gangster movie, che racconta una storia più vicina a noi di quanto possiamo immaginare; e ancora “Veloce come il vento”, che ci ha regalato la coinvolgente avventura della giovane Giulia, e un'ottima interpretazione di Stefano Accorsi; e per finire citiamo il film scelto per rappresentare l'Italia agli Oscar: “Fuocoammare”, a mio avviso non proprio il miglior film italiano dell'anno; scelto probabilmente per la forte tematica che affronta e l'enorme carica emotiva che si porta dietro. Un film che tratta della tragica questione dei migranti merita sicuramente una grande attenzione, ma quelli sopra citati avrebbero rappresentato molto meglio l'ottima annata di novità del cinema italiano.

Passando poi al cinema internazionale abbiamo davvero l'imbarazzo della scelta. Troviamo dei veri e propri capolavori; film che vantano una regia impeccabile, sceneggiature solide e intriganti, una fotografia affascinante e attori con interpretazioni straordinarie. È stato per esempio l'anno dell'ottavo e attesissimo film di Quentin Tarantino che con il suo “The hateful eight” ci ha deliziati con un'eccellente dimostrazione di bravura, regalandoci un wester atipico contaminato da vari altri generi. Un film che ha lasciato la definitiva impronta dello stile di Tarantino, che offre un'autentica lezione di cinema. È stato l'anno anche del nuovo film di Woody Allen “Cafè society”, l'ennesima perla della sua gigante carriera. Un film che non ha convinto tutti, ma si sa che Allen fa sempre discutere molto. Merita comunque di essere visto. Altro grande regista che non possiamo non citare è Clint Eastwood che quest'anno ha diretto il film “Sully” con un bravissimo Tom Hanks, che si salva dopo il disastro di “Inferno”. Una storia ricca di messaggi e di grande spessore morale, diretta con la giusta delicatezza e il giusto peso. Grande direzione anche quella di Alejandro Inarritu per “The revenant”, un film dai tratti molto inquietanti e suggestivi, tratto da una storia vera. Leonardo DiCaprio, nei panni del protagonista, si è finalmente aggiudicato il Premio Oscar grazie ad una interpretazione difficilissima e tremendamente intensa. Altro gioiello è sicuramente “Animali Notturni” diretto con classe ed eleganza da un perfetto Tom Ford. Un thriller sontuoso, magistralmente calcolato e spietatamente angosciante. 
Un film invece molto più delicato, ma al tempo stesso irriverente e visionario è “Neruda”, un autentico capolavoro diretto da uno dei protagonisti assoluti di quest'annata di cinema: il regista cileno Pablo Larrain. Un film dai tratti quasi fiabeschi, dal ritmo incalzante e sempre accompagnato da una impeccabile raffinatezza stilistica. Un film che ci offre un'affascinante metafora della vita: la fuga del poeta Pablo Neruda diventa la fuga di ognuno di noi dai propri avversari, dalle proprie paure; la continua ricerca di ognuno di sentirsi libero di essere il protagonista della propria vita. Un regista, invece, che è passato immeritatamente in sordina è stato Xaver Dolan, che con il suo film “È solo la fine del mondo” ha dato prova del suo grande talento, dimostrando un'egregia padronanza registica (con dei continui primi piani magistralmente ponderati) e un invidiabile maturità artistica. È un film che coinvolge e spiazza, che commuove e fa pensare. I veri protagonisti sono i sentimenti umani, messi a nudo senza troppi fronzoli dinnanzi ad emozioni forti e contrastanti. Va fatta una nota di merito agli attori del cast, che hanno affrontato un'interpretazione davvero ardua e non hanno assolutamente sfigurato. 
 Il mio film preferito del 2016, invece, è Il caso Spotlight” di Tom McCarthy. Equilibrato alla perfezione, con una sceneggiatura eccezionale, una storia avvincente e un cast calato nei ruoli a regola d'arte. Un thriller sui generis, basato su un'inchiesta giornalistica ai danni della Chiesa realmente accaduta. 
Ultimo film di questa speciale rassegna è “The neon demon”, un horror-thriller molto psicologico, incentrato sulla terribile ossessione per la bellezza. Diretto da un sublime Nicolas Refn, che conferisce al film la sua vena neosurrealista e il suo straordinario impatto visivo. Un film di grande spessore sia nella forma che nel contenuto.


Termina qui il nostro viaggio tra i miglior film dell'anno. Non è stato facile scegliere, ma su quelli che ho scritto non ho nessun dubbio: meritano tutti di essere visti... almeno una volta. Se ve li siete persi preparate i pop-corn e cominciate a mettervi all'opera.

Speriamo in un 2017 altrettanto ricco... ma già dai primi titoli sembra promettere parecchio bene. Buon cinema e buon anno a tutti!


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