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mercoledì 28 dicembre 2016

121 anni oggi per la settima arte

Il 28 dicembre del 1895, alle ore 18 e 30, presso il Salon Indien del Grand Cafè di Parigi, i fratelli Louis e Auguste Lumiere proiettarono pubblicamente, per la prima volta, dieci loro brevissimi cortometraggi ritraenti scene di vita quotidiana. Non fu una proiezione qualunque, perché proprio quel giorno in quella piccola sala nacque il Cinema, e da quel 28 dicembre il mondo non sarebbe più stato lo stesso. 


La tecnologia cinematografica affonda le proprie radici nei primi anni trenta dell'Ottocento, quando Joseph Plateau e Simon Stampfer svilupparono un dispositivo rivoluzionario chiamato Fenachistoscopio, attraverso il quale una serie di disegni, scorrendo in rapida successione, creava l'effetto di una singola immagine in movimento. La seconda tappa fondamentale per la nascita del cinema vero e proprio, invece, è l'invenzione della pellicola cinematografica, risalente al 1885 per opera di George Eastman. Il progetto, però, non fu mai adeguatamente capito e valorizzato e bisogna quindi aspettare le invenzioni di Thomas Edison prima, con il suo Kinetografo, e dei fratelli Lumiere dopo, con il loro cinematografo, per uno sviluppo concreto e duraturo. 

Fino a quel fatidico 28 dicembre, tutte le proiezioni precedenti erano state dei semplici test tecno-scientifici oppure delle proiezioni private, per un puro fine edonistico. Ma quella sera al Grand Cafè di Parigi si creò un vero e proprio pubblico composto da 33 paganti, che andarono lì apposta per assistere ad una proiezione, e quindi per la prima volta nella storia quella non era più la semplice visione di una pellicola, ma uno spettacolo a tutti gli effetti. Nacque, così, il cinema come mezzo popolare e soprattutto commerciale.
Il grande salto fu proprio questo: guardare una pellicola non rimase una pratica privata di pochi fortunati, ma divenne un evento pubblico a cui tutti gli interessati potevano partecipare.

I fratelli Lumiere però commisero un tremendo errore: non compresero fino in fondo l'incredibile potenziale della loro innovazione, definendola loro stessi "un'invenzione senza futuro". Le loro proiezioni infatti erano rivolte esclusivamente ad un fine documentaristico e non provarono mai a spingersi oltre, sperimentando nuovi campi, e non sfruttarono l'enorme spinta di massa che il cinema avrebbe potuto creare. Il loro cinematografo si diffuse comunque  in molte zone d'Europa e ben presto anche negli Stati Uniti, e proprio in seguito a questa grande richiesta, nel 1900, i fratelli Lumiere decisero di cedere i diritti della loro invenzione a Charles Pathé, il primo vero produttore cinematografico della storia. 

tratta da "Viaggio nella luna"
Con Pathé il cinematografo si diffuse molto più rapidamente in tutto il mondo e furono pubblicati i primi veri film. Celeberrimo è il film di Georges Melies ( considerato uno dei padri del cinema per le sue grandi innovazioni tecniche) del 1902 intitolato "Viaggio nella luna", capostipite del cinema di finzione, che riscosse un successo di pubblico planetario. Molto noto anche il film "The great train Robbery" del 1903, del regista e produttore americano Edwin Porter, che aprì le porte al successo del cinema narrativo.                      

Nel corso della sua storia il cinema ha subito anche delle gravi crisi di pubblico e di interesse, ma la forza di questo straordinario strumento non è mai venuta meno e si è sempre trovato il giusto modo per risollevarsi e andare avanti. E' stato un percorso non facile, ma ricco di innovazioni, di sperimentazioni rivoluzionarie, di cambiamenti sempre più geniali... un percorso travagliato che ha trasmesso un fascino unico ad una storia meravigliosa. Un percorso che ci ha regalato grandi emozioni e la fortuna di poter sognare ad occhi aperti. 










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